Un doppio evento spettacolare ha acceso l’entusiasmo verso i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026: le torce ufficiali, chiamate “Essential”, sono state presentate in contemporanea alla Triennale di Milano e all’Expo 2025 di Osaka. Questo lancio globale ha visto come protagoniste quattro campionesse che hanno fatto la storia dello sport: Stefania Belmondo e Bebe Vio a Milano, Martina Caironi e Carolina Kostner in Giappone.
Il significato simbolico delle torce e la visione dei Giochi diffusi
Durante la mattinata milanese, hanno preso parola la ministra del Turismo Daniela Santanchè, le campionesse Stefania Belmondo e Bebe Vio, e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Quest’ultimo ha definito le torce “molto belle” e ha sottolineato come la loro presentazione rappresenti il completamento simbolico dell’identità visiva dei Giochi. Fontana ha ricordato che il progetto delle Olimpiadi diffuse è nato fin dalla candidatura, con l’obiettivo di coinvolgere più territori e di valorizzare impianti esistenti, evitando la creazione di infrastrutture destinate all’abbandono. Ha evidenziato che, con una sola eccezione, tutte le strutture sono state recuperate o riutilizzate, e che anche spazi come la Fiera di Milano e il villaggio olimpico avranno una nuova vita dopo l’evento: il primo sarà sede di eventi, il secondo verrà riconvertito in studentato. Un’impostazione, ha spiegato, che punta a minimizzare gli sprechi e lasciare un’eredità utile.
Un oggetto di design che accende entusiasmo e partecipazione
In collegamento dalla Stanza delle Fiaccole del Comitato Olimpico, è intervenuto anche Giovanni Malagò, presidente del CONI. Ha descritto la torcia come un oggetto “spettacolare”, emblema della creatività e del design italiano, in grado di trasformare l’essenzialità in stile. Malagò ha sottolineato come il momento della presentazione rappresenti un ulteriore passaggio simbolico all’interno del percorso organizzativo, aggiungendo valore e concretezza a una narrazione costruita con cura. Ha inoltre ricordato il grande entusiasmo che circonda l’evento, testimoniato dalle migliaia di richieste già arrivate per far parte del programma di volontariato, segno tangibile di un forte coinvolgimento popolare attorno ai Giochi.
Tecnologia, materiali e colori per raccontare i valori olimpici
Le torce sono il cuore pulsante dell’attesa e del significato dei Giochi. Create da Eni in collaborazione con Versalis, in qualità di partner e supporter ufficiali, le torce sono state disegnate dallo Studio Carlo Ratti Associati e prodotte da Cavagna Group. Due le versioni realizzate, una per i Giochi Olimpici e una per i Paralimpici, entrambe con una finitura riflettente e cangiante. Differiscono solo nella colorazione: sfumature verdi e blu per la torcia Olimpica, tonalità bronzo per quella Paralimpica.
Il design minimale ed elegante rende “Essential” un tributo al genio italiano e ai valori dello sport. Ogni dettaglio è pensato per esaltare la centralità della fiamma, simbolo di unione e ispirazione, e per raccontare una storia di eccellenza, determinazione, inclusività. Non solo un oggetto funzionale, ma un’icona destinata a entrare nella memoria collettiva dei Giochi e a rappresentare la legacy di Milano Cortina 2026.

La torcia, che incarna valori universali come amicizia, rispetto ed eccellenza, accompagnerà la Fiamma Olimpica e Paralimpica in un viaggio che unirà persone, territori e culture. Dopo i Giochi, la torcia Olimpica entrerà nella collezione permanente del Museo Olimpico di Losanna, lasciando un’eredità concreta in termini di sostenibilità e innovazione.
Completamente made in Italy, le torce pesano circa 1.060 grammi (escludendo la bombola) e sono composte in gran parte da materiali riciclati come alluminio e ottone. Sono riutilizzabili fino a 10 volte, riducendo così la produzione complessiva necessaria per le staffette.
Anche il vettore energetico è all’insegna della sostenibilità: la fiamma è alimentata da bio-GPL prodotto nella bioraffineria Enilive di Gela, da scarti e residui alimentari e industriali. L’impugnatura è realizzata con XL EXTRALIGHT®, un materiale ultraleggero ottenuto con polimeri a base di bionafta, sempre da fonti rinnovabili.
La finitura esterna è ottenuta con tecnologia PVD, che oltre a garantire resistenza termica, amplifica l’effetto cangiante in base alla luce e all’ambiente circostante. Un’apertura longitudinale lungo la torcia consente per la prima volta a spettatori e tedofori di vedere chiaramente la fiamma e i suoi componenti tecnologici interni, rendendo visibile ciò che finora era nascosto.
I colori non sono scelti a caso: la torcia Olimpica si illumina delle “Sfumature del Cielo”, ispirate ai paesaggi italiani in continuo mutamento, simbolo di speranza e cambiamento. La torcia Paralimpica invece brilla di “Montagne di Luce”, omaggio alla forza interiore e al coraggio trasformativo degli atleti paralimpici.
Le torce Milano Cortina 2026 saranno esposte per tutta la durata dell’Expo di Osaka all’interno del Padiglione Italia e, contemporaneamente, alla Triennale di Milano da maggio 2025 fino alla conclusione dei Giochi. Due luoghi simbolici che ne racconteranno il significato profondo e il ruolo centrale nel racconto di Milano Cortina 2026.